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Cronaca
TAVOLI DI CONFRONTO PER COSTRUIRE INSIEME LA NUOVA FIERA MILLENARIA
GONZAGA - Riduzione della durata della Fiera, riformulazione del costo dei biglietti, realizzazione di meno eventi, ma di maggiore impatto, inserimento di nuovi contenuti, riorganizzazione della collocazione degli espositori in modo più funzionale, ripristino della componente agricole dei mezzi in esposizione: si possono riassumere così i passaggi per il rilancio della Fiera Millenaria di settembre emersi durante i tavoli di confronto organizzati da Fiera Millenaria. Sei per la precisione i tavoli che si sono svolti nei giorni scorsi e che hanno coinvolto tutte le realtà che gravitano intorno alla manifestazione: dalle associazioni agricole, ai consorzi, dai commercianti, agli espositori, dai cittadini, alle scuole. Ad ogni componente dei gruppi è stato mandato un questionario con domande sull'edizione passata, un modo per avere un'idea dei punti forti e delle criticità. E i punti elencati sopra sono la sintesi delle risposte nei diversi tavoli. Il punto di partenza, trasversale ai diversi soggetti contattati è uno: il forte legame che il territorio ha verso la Fiera Millenaria, nonostante si sia consapevoli che sia necessario un cambiamento, tutti si sono messi a disposizione per salvare questa manifestazione che rappresenta la storia di Gonzaga e del territorio. Tante le proposte avanzate dai vari soggetti sui quali ora il cda della Millenaria dovrà riflettere e verificarne la fattibilità o meno. Fiera Millenaria sta organizzando un ulteriore tavolo di confronto con il sindaco di Gonzaga e i primi cittadini dei paesi limitrofi al fine di lavorare in maniera “sinergica”. “Dobbiamo partire dal presupposto che in questi anni il mondo è cambiato – commenta il presidente di Fiera Millenaria, Claudio Pasqualini – nulla potrà tornare come una volta, ma è assolutamente necessario un cambiamento drastico. Tante fiere intorno a noi stanno chiudendo, vedi Reggio Emilia, Modena, per questo sono fondamentali le sinergie e le collaborazioni”. “Abbiamo deciso di organizzare questi incontri perchè il futuro della Millenaria deve essere deciso da chi la Millenaria la vive e non scelto dall'alto dalla società – ha spiegato Matteo Setti, consulente di Fiera Millenaria – stiamo già ragionando su alcuni degli aspetti che sono emersi nei questionari. Sappiamo che qualsiasi cambiamento verrà fatto scontenterà qualcuno ma è necessario un cambio di rotta per salvare questa manifestazione”. La difficoltà più grande della Fiera Millenaria è quella di essere una fiera generalista che deve intercettare passioni diverse, più facile il lavoro con le fiere specialistiche che puntano ad un determinato segmento di visitatori. Il pubblico della Millenaria, invece, è un pubblico non specializzato in nulla che può essere interessato a tutto, per questo con la Fiera di settembre è necessario un lavoro in rete con tutte le realtà coinvolte, creando contenuti che possano interessare la gente comune e non solo gli esperti del settore. “Con questi incontri è partito un percorso – hanno detto gli organizzatori – sono stati i primi e non saranno certo gli ultimi. Sarà un percorso lungo e non facile, ma ci crediamo e vogliamo fare di tutto per dare un nuova forma alla fiera che rappresenta un patrimonio da tutelare”. C'è anche chi vede in questo percorso un'opportunità visto che le ripartenze non devono per forza essere negative, ma possono essere utili. Certo alla base deve esserci un progetto ben definito. Ed è quello che si sta costruendo.
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